cosa penso dell'IA

La tecnologia e l'Intelligenza artificiale decreteranno la morte dell'arte?

Sicuramente sono mondi diversi e ritengo che lo resteranno ma penso allo stesso tempo che possano trovare convergenza e addirittura integrazione.

Vorrei sfatare l'opinione comune che vede la tecnologia e l'IA come la morte della creatività.

Mi rivolgo a coloro che sono convinti che chi usa l'IA non sia artista ma un impostore e una minaccia.

Io penso invece, che sia una questione di stare coi tempi, che non esiste solo l'input 0 e 1 come nel digitale perché c'è pure la fisica quantistica così come non esiste solo il Bianco e nero ma tra questi, infinite sfumature di grigio, così come non esiste l'artista perfetto o l'unico "modello" di artista.

Personalmente mi ritengo artista perché sono aperto a tutto e non ho preconcetti.

Vorrei far notare che per ci usa il PC o l'IA non è sempre così facile e scontato, serve comunque competenza, e questi mezzi sono lo strumento di creatività che verosimilmente chi usa solo il pennello, non è capace di usare e perdonatemi se mi permetto una banale riflessione, ma certa arte contemporanea fatta di schizzi e pastrocchi buttati lì o semplicemente una banana attaccata con lo scotch, non potrebbe suscitare qualche dubbio su cosa è o non è l'arte? Ecco che allora il concetto di arte cambia, non è lo strumento ma il concetto che la rende tale.

Per me ciò che conta è il prodotto finale e non il mezzo utilizzato, è l'idea o il messaggio trasmesso perché arte è comunicazione. In definitiva può essere discutibile o interessante un'opera fatta sia col pennello che con l'IA.

Ora veniamo al mio caso. Parto dal presupposto che l'IA è una realtà in fase di espansione, con la quale dobbiamo convivere, possiamo scontrarci o apprezzarla, ma esiste.

Ritengo che l'IA sia una opportunità per tutti, anche per l'artista convenzionale e dato che l'IA ha dei limiti, non la vedo come sostitutiva dell'arte tradizionale, che potrà fare sempre una enorme differenza, o meglio, è l'artista che farà la differenza. 

Ora, parlo della mia esperienza, faccio quadri sullo stile dei murales in quanto uso una tecnica simile, uso la pistola a spruzzo, maschere e vernici, o forse anche questa non è arte? Ma c'è dell'altro, creo le mie maschere e di conseguenza uso il PC e la grafica. I miei progetti grafici per la loro complessità, mi prendono alcune settimane di progettazione e risulta il lavoro più oneroso dato che per realizzare l'opera nella pratica impiego solo cinque o sei giorni. Ma non mi sono fermato a questo, dal momento che amo comunicare e tratto anche tematiche sensibili, per non fraintendere, accanto ad ogni opera scrivo il mio pensiero.

E potrebbe essere tutto, se non che ho pensato di sostituire le mie didascalie con un altro mezzo di comunicazione, la musica, poi ho esteso questo concetto a mie vecchie poesie e da allora la mia musica è su tutte le piattaforme di streaming. Ora, che i testi siano i miei e la musica sia fatta con l'IA non mi interessa. Ciò che conta è comunicare il mio messaggio e la mia sensibilità in barba a tutti gli scettici tradizionalisti.

La mia Morale? Per fare ogni cosa serve fantasia, convinzione , apertura, competenza e voglia di confronto.